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La SEO è una truffa?

  • 22 Mar, 2022
  • 10 May, 2022
  • 14 febbraio 2022

Agenzia web consulenza Milano Magenta*. Lo ammettiamo: il titolo “La SEO è una truffa?” è assolutamente provocatorio ma, lo giuriamo, è lontano dalle logiche clickbait. 
Perché alla fine dell’articolo risponderemo alla domanda, senza tirarci indietro. 

Prima di continuare vogliamo rassicurare tutti gli esperti di Search Engine Optimization: non abbiamo niente contro i SEO, abbiamo tantissimi amici SEO. Inoltre, anche in Ping facciamo ovviamente attività assimilabili al mondo SEO. 

Premesse fatte. Continuiamo. 

SEO IS A THING

Partiamo dalle certezze: la SEO è un elemento sicuramente importante per la crescita, la diffusione e se vogliamo l’esistenza stessa di ogni sito web. Ancora di più se è di e-commerce che stiamo parlando.

Per SEO infatti vogliamo intendere la sola ottimizzazione della pagina web per i motori di ricerca: un’attività SEO ben fatta dovrebbe portare a strutturare sito e contenuti al meglio per far sì che compaiano il più in alto possibile su Google (anche altrove, ma diciamo principalmente Google).
Chi è nel web da molto tempo (diciamo 15 anni? 20?) non può non aver vissuto l’epoca della rincorsa alla SEO, paragonabile alla ricerca del sacro Graal per i toni sacrali e per il tasso d’isteria collettiva che provocava.

Sì, proprio quei tempi in cui se avevi un sito che vendeva, diciamo, articoli per l’ufficio a Carugate, l’esperto SEO ti riempiva le pagine di frasi come “Sedie ufficio Milano” in grassetto. Nel primo paragrafo, cascasse il mondo.

Con l’aumento della concorrenza sul web e sui motori di ricerca sono conseguentemente spuntati come funghi professionisti e agenzie che promettevano ai clienti i migliori risultati possibili in termini SEO. “Prima pagina garantita, firmi il contratto” “Almeno 100 pagine indicizzate, sicuro come l’oro” e via dicendo.

La SEO, così, da attività importante ma comunque circoscritta nella progettazione di piattaforme web e contenuti è diventata in molti casi l’elemento centrale in qualsiasi progetto web.

LA SEO NON È UN’EQUAZIONE 

Parliamo per esperienza personale: come azienda che vive di web abbiamo sempre avuto nel team un esperto SEO, e la SEO è un servizio che abbiamo sempre proposto ai nostri clienti quando un nuovo progetto stava per partire. Come facevamo? Un po’ come molti facevano: analisi, ottimizzazione secondo le linee guida presunte e ricostruite dall’esperienza, check periodico.

Usiamo il termine linee guida presunte perché la SEO non è matematica, non si basa su formule certe ed è sempre dipesa dall’interpretazione dell’algoritmo di Google: è lui, in fondo, a “pesare” i nostri website.
Perciò ecco una prima risposta: chi si dichiara guru della SEO mente. Perciò o è mitomane o è un truffatore.
La certezza esiste solo quando a supporto c’è una formula. Qui dentro siamo informatici ed ingegneri e quindi sulla questione siamo poco disposti a mediare.

COSE CHE PAGAVI COME SEO MA NON ERANO SEO

Se in passato hai pagato per ottenere delle attività SEO, è possibile che oltre alla (sacrosanta, lo ripetiamo) SEO base ti abbiano venduto cose come: 
  • Tool di analisi: ne abbiamo viste di società senza alcuna competenza tecnica far girare un paio di tool di analisi chiedendo agli sviluppatori di turno di applicare sempre le stesse correzioni con sempre lo stesso ordine di importanza. In questo meccanismo, più il cliente è disposto a spendere più si scende, di solito, nel dettaglio. Compilando l’HTML in livelli sempre più remoti. 
  • Keyword come se piovesse: passata la moda dell’analisi dell’HTML (con i vari livelli h1 h2 e compagnia bella) è arrivato il momento dei metadati e delle keyword, una delle parole più odiate in Ping dopo “SEO driven” e “Microsoft Windows”. Ricordi l’esempio della sedia da ufficio di Carugate? Ecco, in quel momento il web è stato invaso da parole chiave buttate a caso in articoli di blog, schede di vendita e pagine varie, con risultati anche comici. Con buona pace della sintassi e della leggibilità.
  • Generazione automatica: dopo il boom della teoria della SEO semantica, che almeno ha il merito di essere generica e lontana dalle logiche dei guru, è arrivato il momento dei tool di generazione automatica di decine o centinaia di pagine all’interno dei siti web che contenessero il più possibile le parole chiave necessarie o articoli di lunghezza perfetta per i motori di ricerca. Inutile dire che spesso questi contenuti sono privi di senso compiuto: i click arrivano, certo, ma il tasso di abbandono della pagina (e di fastidio degli utenti, purtroppo non misurabile) finisce alle stelle. Sei primo su Google, che bello, pazienza se i tuoi clienti ti odiano e piuttosto che comprare da un sito ingannevole preferirebbero spendere il doppio altrove. 
  • Forum di click e backlink: il nostro preferito. A un certo punto si è capito che Google premiava i siti con numerosi click di utenti e i cui link venivano ripresi da tanti altri siti sul web. Da lì a creare dei forum dove gli esperti del settore si impegnano a clickarsi e linkarsi a vicenda per far crescere il sito di sedie da ufficio del disgraziato cliente di Carugate il passo è stato brevissimo. Se la tua agenzia ha speso i tuoi soldi così, non ti senti un po’ truffato?

EPILOGO 


Come avrai capito, a un certo punto la situazione è sfuggita di mano. Molti clienti che erano disposti ad investire cifre alte in questa intangibile SEO piuttosto che nel resto del progetto si sono poi accorti di aver sprecato denaro che sarebbe potuto servire per creare contenuti di qualità o per strategie di marketing o pubblicitarie.  

Uno degli episodi che ricordiamo più frequentemente in Ping è il progetto seguito da un’agenzia (il cui capo progetto della parte SEO era un avvocato alla sua prima esperienza sul web) che è riuscita a far firmare  al cliente un contratto che prevedesse addirittura delle penali per il cliente in caso di ritardo sulla parte SEO. A cosa servono i comici quando la vita d’agenzia riserva perle come questa?

Non pensiamo che le attività SEO descritte nell’elenco sopra siano sbagliate a priori (escluse le ultime due, terribili) ciò che riteniamo sbagliato è vendere un singolo elemento come se fosse una pozione magica dai risultati certi. 

Viviamo il web da molti anni - da praticamente quando è nato come utenti e da oltre 15 anni come consulenti - e abbiamo sempre cercato di spiegare ai nostri clienti che la pozione magica non esiste.
Esistono però i progetti solidi, i lavori ben fatti da professionisti e continuativi nel tempo.
In Ping spesso ci siamo riusciti, altre volte abbiamo collaborato con agenzie SEO esterne. Come è andata? A volte bene, a volte abbiamo (i clienti in realtà) buttato via risorse (tempo e soldi) che potevano essere investite diversamente. 

Un progetto web è fatto di tante cose e tutte importanti per la sua riuscita. Le elenchiamo qui:

  • strategia
  • progettazione 
  • grafica
  • esperienza utente
  • implementazione tecnica
  • SEO
  • ottimizzazione mobile
  • contenuti di qualità (foto, video, testi, grafiche…)
  • comunicazione e marketing
  • pubblicità

Come vedi, la SEO è solo un punto su dieci, e non è nemmeno il primo. 



MA QUINDI QUESTA RISPOSTA?
Eccoci, non ci tiriamo indietro. 

La SEO base intesa come analisi e ottimizzazione dei contenuti e del sito secondo logiche peraltro di BUONSENSO secondo noi è fondamentale e NO, non è truffa. 

Se ti hanno venduto progetti SEO costosissimi e lunghissimi nel tempo, ci dispiace: TI HANNO TRUFFATO

*eh eh eh

Story by Ping

Copy by Camilla Garavaglia

Pensieri by Mattia Milazzo


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